Oggi vogliamo ritagliarci qualche istante per raccontare a tutti voi le storie di piccoli ma importanti successi raggiunti dai nostri ragazzi e ragazze nell’ambito del percorso di autonomia di Coviolo “La nostra seconda casa”, iniziato nell’autunno dello scorso anno, in piena emergenza sanitaria, e proseguito ininterrottamente sino ad oggi, alla conquista di nuovi traguardi.
Questo progetto, nato dalla collaborazione con la Cooperativa sociale Coress, la Parrocchia di Coviolo e le istituzioni pubbliche di Reggio Emilia, vogliamo descrivervelo attraverso le immagini e le storie dei nostri ragazzi e ragazze partecipanti:
.. attraverso le risate, la gioia e la musica di Federico e Simone che il lunedì riempiono la casa parrocchiale costantemente affiancati dai volontari del progetto. La casa parrocchiale di Coviolo, infatti, non è solo uno spazio per la costruzione delle autonomie del “saper fare” ma anche un luogo per costruire legami, relazioni, rapporti con la comunità locale ..
.. attraverso le conquiste di Daniele, che ha preso l’autobus per la prima volta per andare a fare la spesa. Il raggiungimento dell’autonomia dei nostri ragazzi e ragazze passa anche dalle piccole attività della vita quotidiana. Autonomia significa anche avere a disposizioni e poter usufruire di servizi accessibili che permettano ai nostri ragazzi e ragazze di uscire di casa anche solo per andare a fare la spesa e vivere la quotidianità non come una eccezione ma come la regola. Grazie alla presenza di un servizio di trasporto accessibile che collega direttamente la casa di Coviolo al centro commerciale, Daniele è potuto uscire dall’appartamento e fare quello che molte persone fanno normalmente nel loro quotidiano ma che per tanti ragazzi e ragazze con disabilità non è ancora la regola, ma l’eccezione: andare a fare la spesa ..
.. attraverso i vari step di autonomia quotidiana vissuti e sperimentati passo dopo passo dai ragazzi e ragazze del progetto.
Dapprima gli incontri di convivialità e conoscenza reciproca, l’instaurazione di nuovi rapporti e relazioni, non solo tra i partecipanti, ma anche con i volontari e la comunità, a seguire le cene di autonomia cucinate dai ragazzi e ragazze partecipanti, sino ad arrivare alla sperimentazione delle notti fuori dalla propria casa. Tanti piccoli passi e tante piccole conquiste vissute settimana per settimana, mese per mese, con il proposito di conquistare le proprie personali autonomie, a dimostrazione che “insieme per costruire futuri” si può ..
.. attraverso la generosità dei nostri donatori e dei nostri volontari: Chiara, Luca, Lucia, Emanuele, Alessia, Fabrizio, Claudio, Lino, Luisa, Malang, Giovanni, Monica, Valentina, Mauro, Mirco, Andrea, Laureta, Wally, Giorgio, Lamin e le altre centinaia di persone che hanno donato il loro prezioso tempo, la loro passione, le loro idee, la loro esperienza, la loro voglia di mettersi in gioco, il loro bisogno di relazione e scambio reciproco, che ci hanno regalato materiali, risorse e che hanno finanziato e sostenuto economicamente le attività di autonomia dei nostri ragazzi e ragazze. Tutti loro stanno dimostrando giorno per giorno che fare rete tutti insieme e cooperare facendo fronte comune è il primo passo fondamentale per raggiungere risultati concreti di inclusione sociale e autonomia per le persone con disabilità …
GRAZIE A TUTTI VOI DA TUTTI NOI!
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