Venerdì 5 giugno ore 18 | Croce Verde di Reggio Emilia, via Croce Verde 1
Sta terminando il suo iter parlamentare la prima legge italiana “in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare”. Venerdì 5 giugno alle 18 nella sala Menada della Croce Verde di Reggio Emilia, la Fondazione Durante e Dopo di Noi propone un incontro per inquadrare quello che è stato definito uno sforzo normativo definito storico, dopo decenni in cui le famiglie sono state pressoché sole ad affrontare il futuro.
A fare il punto sul “dopo di noi”, la relatrice della legge l’onorevole Elena Carnevali, componente della commissione parlamentare Affari sociali e Sanità, l’onorevole Vanna Iori, parte della commissione Giustizia e della commissione Infanzia, la consigliera regionale Ottavia Soncini, vicepresidente dell’Assemblea legislativa e componente della commissione assembleare Sanità e welfare, Massimo Giaroli, presidente della fondazione Durante e Dopo di Noi di Reggio Emilia Onlus e Sergio Calzari, presidente della fondazione Dopo di Noi Onlus Correggio.
Con l’espressione “dopo di noi” ci si riferisce al periodo di vita dei disabili successivo alla scomparsa dei genitori o familiari. La legge che a giugno sarà votata in aula alla Camera nasce per creare un contesto normativo chiaro e definito a livello nazionale in grado di mettere a sistema risorse economiche, programmazione di azioni e di interventi, ripartizioni di responsabilità integrate tra soggetti pubblici e del privato sociale. Il testo stanzierà un capitolo di bilancio apposito da gennaio 2016 di 260 milioni nel triennio, da rifinanziare ogni tre anni. Un fondo che Regioni e Comuni dovranno destinare senza dover ricorrere a quello da loro stanziato per la non autosufficienza.
Tra le novità introdotte dalla legge, il “trust” per cui i figli disabili che erediteranno la casa dai genitori potranno rimanerci a vivere senza dover pagare le tasse di successione, la Tasi e le altre imposte. Sono inoltre considerati, oltre alle case famiglia, anche i gruppi-appartamento, che consentiranno ai disabili gravissimi di rimanere nella propria abitazione.